Autore: Giancarlo Sapio

Ringrazio, innanzitutto, l’Ordine degli Architetti di Roma, la Lega Navale Italiana, conIA, Consulta Nazionale dell’Ingegneria e Architettura, i Relatori e tutti i Presenti per aver voluto organizzare e partecipare a questo incontro che riguarda il futuro dell’ambiente in cui viviamo. E sono convinto che l’evento di oggi non si concluderà alle 19,00 ma avrà come effetto quello di vedere le nostre realtà continuare ad analizzare il contesto per produrre studi e proposte sempre più appropriati al territorio.
La ”valorizzazione della costa” riguarda tutti i nostri 8.000 chilometri di costa ma per semplificazione abbiamo voluto prendere in esame quella laziale con una formula ripetibile e valida sull’intero territorio.
I lavori sono stati suddivisi in due fasi:
la prima inerente le “SCIENZE DEL MARE” che prenderà in esame in modo specifico l’innalzamento dei mari, la sicurezza delle coste, i fenomeni di erosione determinati dai “cambiamenti climatici” ed i cui risultati dovranno essere parte integrante ed imprescindibile per una adeguata progettazione che miri alla protezione degli ambienti marini e delle infrastrutture.
In tale fase, verrà, inoltre, illustrato lo stato dell’arte degli studi sulla trasformazione in energia del moto ondoso e delle correnti marine e verrà, inoltre, illustrata la Convenzione di Barcellona sullo sviluppo eco-sostenibile delle zone costiere del mediterraneo.
La seconda fase dell’incontro tratterà le “SINERGIE MARE – TERRITORIO” per mettere in evidenza, oltre la necessità della messa in sicurezza delle coste, le caratteristiche ambientali, paesaggistiche, storico- culturali dell’ambiente marino e la necessità di sviluppo di un turismo destagionalizzato. Il mare, la costa e l’entroterra in una nazione caratterizzata da un clima mite per un lungo periodo dell’anno deve essere inteso come un sistema organico strutturato di sviluppo che si articoli in molte potenzialità come ad esempio:
Il diporto sostenibile, (una rete di porti a secco che consenta di navigare in piena sicurezza lungo costa con piccole imbarcazioni a vela o motore);
il turismo archeologico (da sviluppare lungo la costa, nell’immediato entroterra e subacqueo);
Il turismo etnico-sacro;
Il turismo del paesaggio;
Il turismo enogastronomico.
In tale ambito l’Unione Europea ha varato una “Strategia per una maggiore crescita occupazionale sul turismo costiero e marittimo” per il 2014-2020. Il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) può cofinanziare investimenti nel turismo sostenibile in vari obiettivi, tra cui l’adattamento ai cambiamenti climatici e mitigazione degli stessi, lo sviluppo del patrimonio culturale. Il turismo costiero e marittimo può usufruire, inoltre, di nuovi fondi UE anche per lo sviluppo urbano integrato, quello rurale, per la formazione e la creazione di posti di lavoro.
Una particolare attenzione deve poi essere rivolta al sistema dei trasporti che deve perseguire l’integrazione fra strade, porti, aeroporti e linee metropolitane. I porti vero e proprio supporto a tutte le attività legate al mare (trasporto merci e passeggeri, turismo, pesca, ecc.) necessitano spesso di una loro messa in sicurezza e dell’adeguamento ai servizi essenziali mentre in molti casi è necessario sviluppare un piano dei porti che veda la realizzazione di nuove opere marittime là dove esse mancano. In tale ambito, facilitando la mobilità lungo costa, andrà a prendere spessore l’istituzione di una “Metropolitana del mare” a supporto del traffico veicolare e del suo ridimensionamento.

Condividi l'articolo con gli amici.