Autore: Andrea Cappelli – Autorità Idrica Toscana.

Premessa

La presente analisi è frutto della prima elaborazione di dati che AIT ha richiesto nel 2015 ai gestori del s.i.i. al fine di verificare il livello di perdite del sistema fognario (dati rilevati: anno 2014), in analogia a quanto si fa, più tipicamente, per gli acquedotti, ex DM 99/1997.

Come proposta di rilevazione della criticità non si è tenuto conto strettamente delle indicazioni individuate nel DM 99/1997 (più avanti Decreto) sulle reti fognarie ad oggi, per quanto noto, largamente disattese sia dai Gestori che dagli Enti di controllo in generale.

Infatti l’approccio proposto dal Decreto, pur teoricamente corretto, ripropone un bilancio idrico che, rispetto al sistema acquedottistico, non tiene conto, o ne tiene parzialmente, di alcuni aspetti dei sistemi fognari, cioè:

1.che le reti fognarie sono sia nere (sistema separato) che miste (sistema unitario);

2.che non esistono quasi mai misure stabili sulla rete, peraltro difficilmente attuabili in maniera diffusa e al contempo significative nel loro insieme;

3.che le fognature non sono prevalentemente in pressione, o quando lo sono hanno prevalenze minime, e che pertanto il refluo può “entrare e uscire” sia da manufatti specifici quali troppo pieni e sfioratori, che da giunzioni e rotture in genere;

4.che gli unici dati misurati diffusamente sono in realtà le utenze che scaricano nel bacino fognato, in termini di fatturazione, e i misuratori di portata in ingresso ai depuratori;

5.che altrettanto interessante risulta il bilancio del carico inquinante.

Relativamente all’ultimo aspetto, il Decreto infatti non esamina elementi di interesse per l’obiettivo anche ambientale del tema, che è appunto la qualità delle acque “perse” o comunque portate a depurazione;

Essendo previste per normativa e/o per buona prassi misure di qualità del refluo in ingresso agli impianti di depurazione, la concentrazione più o meno alta di certe sostanze può essere un indice di DILUIZIONE interessante.

Ci si riferisce alla diluizione visto che questa è la fattispecie di gran lunga prevalente dei sistemi fognari (non ci sono – come bilancio complessivo – perdite ma immissioni/infiltrazioni);

Con tale finalità è stato chiesto ai Gestori di fornire per ogni mese e per ogni depuratore maggiore di 2.000 AE la portata in ingresso e le concentrazioni medie mensili di COD e di Azoto (TKN o NH4).

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