L’Associazione Idrotecnica Italiana ha partecipato ad Ecomondo 2016 nell’ambito della Sessione Water Global Expo al Convegno “Quando l’acqua è troppa: analisi e strumenti per la gestione delle emergenze nei servizi di pubblica utilità”. L’iniziativa è stata promossa da Utilitalia e patrocinata dalla Struttura di missione del Governo #italiasicura, dal Dipartimento per la Protezione Civile, dal Progetto Firenze 2016, dall’IWA Italia oltre che dalla Associazione stessa. Nella Piazza delle Utilities Beatrice Majone e Patrizia Piro, rispettivamente vice presidente e membro del consiglio dell’Associazione, hanno dibattuto con i chairmen Giorgio Federici, Segretario Progetto Firenze 2016, e Mauro D’Ascenzi, V. Presidente di Utilitalia, di cosa significhi oggi nel nostro paese fare scelte orientate ad aumentare la resilienza del sistema acqua-città e di cosa concretamente si stia facendo a livello governativo, universitario e professionale.

Con il suo intervento l’Associazione ha voluto rimarcare che, ancorché si stia assistendo al risveglio dell’interesse delle istituzioni su questi problemi, è imprescindibile potenziare la ricerca applicata che deve vedere coinvolti come partner attivi gli enti che possono poi promuovere gli interventi sperimentali sul territorio.

Di fronte alla variabilità ed all’incertezza che stanno prepotentemente adombrando consuetudini e certezze nel rapporto tra città ed acqua, faticosamente conquistate negli anni, il concetto di sistema resiliente ci offre nuovi spunti di lavoro. Cercare soluzioni che aumentano la flessibilità dei sistemi di approvvigionamento e di drenaggio urbano e che raggiungono più di un obiettivo rende meno impattanti le conseguenze della variazione del clima sulla città.

I pilastri sui quali si devono concentrare gli sforzi di tutti i soggetti coinvolti sono:

  • Leggi, Regolamenti e Linee guida attuative
  • Sistemi e tecniche di intervento strutturale
  • Sistemi e tecniche di intervento non strutturale
  • Strumenti tecnologici ed IT

Nel corso dell’evento anche altri contributi hanno rappresentato la necessità di un impegno forte ed incisivo in un territorio fragile e vulnerabile, come è l’Italia, per combattere lo stress cronico e gli shock acuti a cui gli allagamenti e le grandi alluvioni ci espongono: tra questi la Struttura di Missione del Governo, l’Autorità di Bacino del Po, la società di gestione IREN S.p.A e l’ Azienda Servizi Igiene Ambientale di Benevento.

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