Autore: Claudio Lubello - DICEA, Università di Firenze

I composti organici presenti nelle acque reflue sono una  potenziale fonte emissiva di GHG qualora questi siano trasformati in metano (potente gas serra) immesso in modo incontrollato in atmosfera.

Il metano è un potente gas serra (GHG) che contribuisce in modo significativo al cambiamento climatico (IPCC, 2006). Su un orizzonte di 100 anni l’effetto di riscaldamento di una tonnellata di CH4 è equivalente a quello di 25 t di CO2.

La concentrazione globale di metano in atmosfera è aumentata approssimativamente da 0.7 ppm nel 1750 a 1.8 ppm nel 2013. Il 50% delle emissioni sono dovute ad attività antropiche.

Negli studi recenti sulle emissioni fognarie  la maggiore attenzione  è stata posta  a CH4 e H2S (acido solfidrico) a causa del potenziale effetto serra del primo e della tossicità del secondo (1 kg di H2S ha un potenziale di tossicità umana equivalente a 0,22 kg di 1,4 diclorobenzene). Inoltre H2S può essere ossidato ad acido solforico (H2SO4) composto molto aggressivo sulle tubazioni, in particolare quelle in cemento.

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