Autore: Prof. Ing. Pierfranco Ventura
Sommario
Si ripercorre sinteticamente il passaggio dai criteri di sicurezza deterministici a criteri di norma semiprobabilistici che hanno le radici in quelli statistico-probabilistici o stocastici.
Si evidenziano gli aspetti salienti dei criteri deterministici in cui la distanza di sicurezza si prendeva dai modelli di calcolo rigido, elastico e plastici “perfetti” tarati su sperimentazione in scala opportuna: laboratorio, sito, vera grandezza.
Si delineano poi i punti vantaggiosi dei criteri semiprobabilistici e si criticano gli aspetti “estremali” delle massime azioni e minime resistenze specie nel campo “imperfetto” geotecnico, idraulico e sismico interagenti con le strutture in particolare da consolidare.
Si delineano infine i limiti delle norme prestazionali rispetto a quelle prescrittive, soprattutto per le verifiche di sicurezza dell’esistente con un sano rapporto responsabilità/controlli/costi.