Autore: Angelo Antonio Papa

La disponibilità di energia è fondamentale per lo sviluppo sociale. Le fonti rinnovabili non garantiscono la continuità del servizio che può essere garantito da un impianto idroelettrico di pompaggio. Questo sistema è particolarmente adatto al territorio italiano per la presenza della catena montuosa degli Appennini.

La disponibilità di energia è fondamentale per lo sviluppo della nazione sia essa proveniente dalla produzione interna che da produzione esterna alla nazione stessa.

E’ un fatto certo e testimoniato da una moltitudine di evidenze statistiche e naturali, che la disponibilità energetica pro-capite, il suo basso costo e la sua facile accessibilità è strettamente correlata alla lunghezza della vita media della popolazione.

Il motivo è facilmente individuabile nelle attività che possono essere sviluppate avendo a disposizione energia tra le quali la ricerca medica, la ricerca scientifica, il livello di confort della vita, i servizi sociali, i sistemi di comunicazione, i sistemi di trasporto, la disponibilità di prodotti alimentari, la disponibilità di medicinali, la facile accessibilità alle apparecchiature domotiche, ecc.

Risulta di fondamentale importanza che la disponibilità dell’energia ad un basso costo costante nel tempo con tutte le conseguenze sui costi degli altri prodotti, permette ad una nazione di programmare il proprio sviluppo senza essere dipendenti da eventi esterni.

Risulta pertanto di vitale importanza la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nazionale e la strategia energetica perseguita dal governo.

L’energia elettrica svolge un ruolo fondamentale dovuto alla costante crescita del suo utilizzo in tutti i settori industriali, sociali e domestici.

Le fonti energetiche primarie per la generazione di energia elettrica oggi disponibili sono di origine fossile (petrolio, carbone, gas), di origine nucleare (Uranio, Plutonio, isotopi radioattivi), di origine naturale (idrica, solare, eolico, biomasse, geotermico, maree)

Le fonti energetiche di origine fossile sono soggette ad una variabilità di costi e ad una disponibilità che in molti casi non dipendono dalle nazioni che le utilizzano e quindi lo sviluppo sociale e quanto ad esso collegato dipendono da decisioni estranee ai governi utilizzatori.

E’ quindi fondamentale che le strategie energetiche di alcune nazioni tengano conto del fatto di non dare un ruolo strategico alle fonti energetiche di origine fossile creando un parco di impianti di produzione di energia elettrica in percentuale tale da non poter sopperire ad eventuali oscillazioni di mercato o impedimenti esterni al loro approvvigionamento che possano mettere in difficoltà la realizzazione del loro piano di sviluppo.

Le uniche fonti energetiche che non dipendono dall’estero sono le fonti di energia di origine naturale legata alla conformazione del proprio territorio. Altra fonte che dipende poco dall’estero è la fonte nucleare in quanto l’uranio è l’elemento più diffuso in natura ed è approvvigionabile dall’estero in modo molto più esteso delle fonti fossili, oltre alle risorse presenti nel proprio territorio.

L’Italia ha rinunciato all’utilizzo della fonte nucleare e pertanto deve concentrare i propri sforzi nell’utilizzo migliore delle fonti naturali presenti nel proprio territorio creando le condizioni di poter avere a disposizione energia in modo costante anche se le fonti naturali hanno la caratteristica intrinseca di non essere sempre disponibili quando è necessario avere energia disponibile.

Occorre, pertanto, realizzare impianti di accumulo di energia per immagazzinare a livello industriale l’energia derivante da fonti naturali quando essa è disponibile e non è richiesta dalla rete.

Il sistema proposto prevede la produzione di energia elettrica da fonti naturali in quantità tale da soddisfare i bisogni della rete, anche quando le risorse primarie di origine naturale non sono disponibili, accumulando la stessa in modo da poter essere pronta all’utilizzo in breve tempo quando necessario.

Il sistema consiste nell’accumulare energia sotto forma di energia idraulica, simulando la fonte primaria di origine naturale, con impianti di pompaggio che utilizzano sempre la stessa acqua e quindi sono indipendenti dall’acqua di origine meteorica o dalla disponibilità locale (potrebbe essere utilizzata anche acqua del mare). Essi permettono di accumulare energia in qualunque momento essa è disponibile e non è utilizzata dalla rete evitando problemi di sbilanciamento della rete stessa.

In aggiunta tali impianti di pompaggio permettono di accumulare energia anche proveniente dall’estero prodotta da qualsiasi fonte, accumulandola quando il suo costo è inferiore a quello che si dovrebbe supportare nel momento in cui essa venisse richiesta. Ad esempio può essere accumulata di notte acquistandola dalla rete europea a basso costo evitando di comperarla di giorno quando il suo costo lievita in alto a causa delle richieste del mercato internazionale.

Il sistema è particolarmente adatto alla conformazione del territorio italiano in quanto esso è percorso per la maggior parte della sua lunghezza dagli appennini che costituiscono un predisposizione naturale alla creazione di bacini localizzati nelle singole regioni.

Risulta pertanto possibile una partecipazione di tutte le regioni ad un piano strategico nazionale di disponibilità energetica.

La creazione di nuovi bacini o l’utilizzo di bacini attualmente non utilizzati può contribuire a risolvere i problemi dell’assetto idrogeologico dell’Italia attingendo le risorse economiche dal risparmio dell’approvvigionamento energetico dall’estero il cui livello attuale può già essere considerato un limite superiore invalicabile.

La prospettiva della trazione elettrica per la diminuzione dell’inquinamento atmosferico risulterebbe completamente inutile se la disponibilità dell’energia elettrica provenisse da fonti primarie altamente inquinanti quali quelle fossili.

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